Ghibli

Di solito succede nei pomeriggi di pioggia o nei giorni a basso contenuto di fiducia nel prossimo, un dvd inizia a girare nel lettore ed ecco, un film di Miyazaki incomincia... di nuovo.






Sono storie fatte di pochi ingredienti, la natura, l'uomo, la stupidità, il coraggio, crescite e trasformazioni che si intrecciano e con loro i personaggi, ognuno simile ad un altro, fanno da eco al loro autore, sempre in volo.
I dosaggi cambiano, basta scegliere quale è più adatto all'umore, alla circostanza, ma uno perfetto c'è sempre, che si decida di seguire sentieri nascosti, volare sopra Trieste o perdersi nella foresta dei Kodama, soli o in compagnia di un bambino.
Ci si trovano guerrieri e creature fantastiche con la delicatezza che accompagna ogni segno e ogni pennellata, fino alla ferocia della guerra che non sconfina mai nell'orrore e poi i bambini, così vivi e reali, a cui ogni cosa sembra dedicata.
L’equilibrio è sempre perfetto, e i protagonisti camminano sicuri sugli esili fili tesi da Miyazaki narratore, che racconta ciò che vede con la cura di chi indica qualcosa di importante e con leggerezza inimitabile.






E' sempre la vita il punto di partenza e ogni storia è una risposta diversa e possibile mentre le immagini passano e vivono senza risolversi nella fine.
Spesso può sembrare che la catastrofe incomba, ma è la soluzione ad essere indicata costantemente, la coscienza che diventa conduttrice e protagonista e trova  la sua ragione nell'uomo, nell'umanità. Ed ecco ancora la fiducia, puntuale, come i germogli a primavera.






Ho incontrato Hayao Miyazaki da bambina, quando nemmeno sapevo cosa fosse un regista e i disegni avevano la stessa importanza degli oggetti reali. Il suo sguardo saggio unito al passo felice del bimbo mi ha accompagnata,  sul suo mare sempre sbalorditivo, nelle foreste, nelle prigioni, fino al più perfetto dei castelli abbandonato oltre le nuvole, felice e incantata, ovunque mi abbiano condotta, nei giorni di pioggia e sempre.











Per chi come me abbia amato Princess Mononoke dal primo all'ultimo disegno, qui è disponibile un breve commento nato da una discussione con alcuni amici in seguito alla visione del film.










C'è sembre bisogno di un origami Totoro! Qui le istruzioni.














Eccetto il primo piano della fuliggine e il mini-shooting dedicato al robot di Castle in the sky, tutte le immagini sono tratte dal sito Buta Connection.

Nota sul robot: era già apparso in versione ridotta nell'ultimo episodio di Lupin III - giacca rossa, con il titolo italiano "Anche i ladri amano la pace".

Per lo Studio Ghibli il sito ufficiale è Studio Ghibli official site (Japan).


I copyright delle immagini sono degli aventi diritto.



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